L’aspetto più interessante di REV200 è proprio da ricercare nei volumi interni: Sharkoon ha spostato il tray della scheda madre dal lato destro a quello sinistro e lo ha ruotato di 90°. In questo modo, il flusso d’aria proveniente dalle tre ventole sul frontale trova subito le schede grafiche, poi la CPU, ed infine è forzato ad uscire dal retro, ad opera di ben due ventole. Si abbandona quindi il concept tradizionale che cercava di assecondare lo spostamento verso l’alto dell’aria calda. La parte alta del REV200 è infatti totalmente chiusa: persino le cover slot sono cieche. L’aria deve entrare dal frontale ed uscire dal retro. Oltre agli effetti sull’airflow, Sharkoon ha ottenuto un’ottima razionalizzazione degli spazi, poichè la scheda madre ruotata di 90° sfrutta l’intera profondità del case ed i volumi della camera principale.
L’aerazione voluta dal produttore è quindi garantita da un totale di ben cinque ventole da 120 millimetri, ovviamente a marchio Sharkoon, dotate di illuminazione RGB ad anello. Tre sul frontale e due sul retro. In alternativa possiamo installare fino a due ventole da 140 millimetri su ognuno dei due versanti. E’ possibile installare radiatori nei formati corrispondenti: fino ad un 360 sul frontale e un 280 sul retro (rispettivamente con spessori massimi pari a 6,4 e 6 cm, ventole incluse). Accertatevi di avere tubi abbastanza lunghi se volete installare un radiatore sul frontale, visto che sul REV200 la CPU si troverà dal lato opposto. Noi abbiamo installato un LC-CC-360-LiCo senza alcun problema.
L’attenzione di Sharkoon verso l’airflow è confermata dall’ottima concezione del frame frontale in abs con inserti in vetro temperato: sui lati sono state ricavate grate d’aerazione ampie e filtrate. Per l’airflow di un case con frontale cieco, si tratta di un accorgimento cruciale, ma purtroppo ancora troppo spesso non ben attenzionato dai produttori.
I restanti componenti si installano dal versante secondario: due drive da 2,5″ installabili tramite viti su appositi supporti fissati al tray con viti tool less. Poco distante, un hub RGB da alimentare tramite un comune connettore Sata e da collegare alla scheda madre per gestire l’illuminazione di un massimo di otto ventole.
Sempre dal versante secondario abbiamo accesso al tunnel inferiore, dove possiamo installare l’alimentatore e fino a due drive da 2,5/3,5″ su apposite slitte removibili assicurate direttamente alla base del case mediante una vite tool less. Per l’installazione dei drive invece, è anche qui necessario l’uso di viti.