CPU | AMD Ryzen 7 3700X | Intel Core i5 9600K (stock / 4.9 GHz 1.3V) |
MB | Gigabyte X570 Aorus Ultra (rev 1.1 – bios f33h) | MSI MPG Z390 Gaming Pro Carbon AC |
RAM | Patriot Viper Steel DDR4 3733 Mhz CL17 32 GB (4x 8 GB) | Corsair Dominator DDR4 3000 MHz 2x8GB |
Case | Open frame bench table | |
PSU | Seasonic Prime GX-650 80 Plus Gold 650 Watt | Seasonic SSR-650PX 650 Watt 80 Plus Platinum |
Il Noctua NH-D15S Chromax.Black riesce a mantenere il nostro Ryzen 7 3700x a temperature più che eccellenti, anche durante il severissimo test di OCCT in AVX2 con small set. Nonostante la dotazione di una sola ventola, riesce a collocarsi ad un solo grado di distacco dall’all in one bi-ventola.
Con l’overclock di una CPU Ryzen è facile mettere più seriamente alla prova i dissipatori e lasciare in partita soltanto quelli con una certa capacità dissipante. Riescono infatti a completare entrambi i test soltanto le due soluzioni di fascia più elevata della comparativa, con temperature comunque ai limiti. Grazie alla generosa massa radiante, l’NH-D15S è in grado di mantenere gli stessi distacchi dall’all in one visti a default.
Concentriamoci adesso sull’NH-D15S Chromax.Black, testandolo con diverse configurazioni di ventole sulla nostra piattaforma Intel. Con frequenze stock è evidente come anche la configurazione monoventola a bassi regimi sia più che sufficiente per mantenere temperature molto contenute. Tra questa configurazione e quella più spinta (due ventole a 1500 giri per minuto) abbiamo comunque buon margine di miglioramento (8°).
Come prevedibile, se l’overclock è abbastanza spinto, la configurazione monoventola può andare in difficoltà. Diventa consigliabile settare un regime di rotazione quantomeno medio, o ancor meglio, abbinare una seconda ventola. La configurazione con due ventole a 1000 giri è infatti la più equilibrata per temperatura e sileziosità operativa. Mentre a 1500 giri la rumorosità è evidente, anche in monoventola, adeguata magari per le sessioni di overclock/benchmark.