Installare un SSD è la soluzione a cui si ricorre ormai sempre più spesso quando si vuole dare brio ad un PC non propriamente di fascia alta o svecchiare un sistema che accusa il trascorrere degli anni. Solitamente in questi scenari i PC di destinazione non hanno prestazioni tali da giustificare un’esborso importante, o neanche garantiscono la compatibilità con gli ultimi standard di connessione. Restano quindi ancora molto appetibili gli SSD con interfaccia Sata, anche quelli del comparto entry level. Tra i tantissimi brand attivi in questo settore non poteva mancare LC-Power, uno dei produttori storici di accessori ed hardware low budget. La sua serie Phoenix prevede tre modelli di SSD nel “vecchio” formato Sata da 2,5″, con tagli da 240, 480 e 960 GB, in grado di soddisfare un pò tutte le esigenze in fatto di spazio di archiviazione. Nella recensione odierna conosceremo il modello più generoso, l’LC-Power Phoenix da 960 GB, nome in codice LC-SSD-960GB, partendo come nostra consuetudine dalle specifiche tecniche.
LC Power Phoenix LC-SSD-960GB – Specifiche tecniche | |
Model number | LC-SSD-960GB |
Form Factor | SSD 2,5″ / 7 mm |
Controller | Silicon Motion SM2259XT |
Memorie | 3D NAND TLC |
Cache | DRAM-less – NAND FLASH (SLC) |
Velocità max in lettura | 550 MB/s |
Velocità max in scrittura | 500 MB/s |
Aspettativa di vita |
2 milioni di ore / 240 TBW |
Garanzia | 3 anni |
Controller Silicon Motion SM2259XT – Specifiche tecniche | |
Interfaccia | Sata III 6 Gb/s |
Protocollo ATA | ATA-8 |
Canali NAND Flash | 4 |
CE per canale | 4 |
Prestazioni massime | Lettura sequenziale 560 MB/s Scrittura sequenziale 520 MB/s Lettura casuale 75K IOPs Scrittura casuale 75K IOPs |
Supporto NAND Flash | ONFI 4.0 e Toggle 2.0 |
Memoria di buffer |
DRAM-Less, buffer su NAND (SLC) |
Temperatura operativa |
da 0°C a 70°C (C) da -40 a 85°C (I) |
Package | TFBGA-144 |
L’SSD LC-Power Phoenix da 960 GB viene commercializzato in un packaging dalle dimensioni contenute, la cui grafica ricorda chiaramente le passate soluzioni di Samsung. All’interno, un blister in plastica trasparente contiene l’SSD. Nessun accessorio, materiale illustrativo o software a corredo, tutte le informazioni sono riportate sul packaging stesso. L’SSD ha dimensioni standard (150 millimetri in lunghezza, 69,9 in larghezza e 7 di spessore) e un corpo in plastica in nero opaco, con un’etichetta sul retro che riporta le informazioni sul prodotto. Tutto come da attese per questa categoria.
Aprendo lo chassis, troviamo gli stessi componenti e pcb visti in svariati modelli di pari categoria, come il Burst Elite di Patriot: due chip di memoria Micron NW947, di tipo 3D NAND 64 layer della più comune tipologia TLC, ed Il controller a quattro canali SM2259XT, prodotto da Silicon Motion, già visto anche su SSD come i Crucial BX500 da 960 GB, 1 e 2 TB. Non vi è alcun chip dedicato alla memoria di buffer poiché l’LC-Power Phoenix da 960 GB appartiene alla ormai nutrita schiera di soluzioni DRAM-less, in cui tale assenza permette ai produttori di abbattere i costi finali. Il controller SM2259XT, può infatti trattare i dati normalmente destinati alla memoria di buffer, direttamente su una parte delle (ben più lente) memorie NAND. Per migliorare parzialmente le prestazioni, tale memoria cache funziona in modalità SLC anziché in TLC (un solo bit per cella anziché tre). Verifichiamone le prestazioni finali.
Sistema di test | |
CPU | AMD Ryzen 7 3700x |
MB | Gigabyte X570 Aorus Ultra |
RAM | Patriot Viper Steel DDR4 3733 Mhz CL17 32 GB (4x 8 GB) |
S.O. | Windows 10 Pro 64 bit 20H2 |
Iniziamo i test con CrystalDiskMark, il benchmark sintetico più utilizzato tra gli appassionati. L’SSD Phoenix da 960 GB ben figura in tutti i test in lettura, incluso il test sequenziale con otto code ed un thread, dove si registrano le massime prestazioni, in linea con quanto dichiarato da LC-Power. Meno soddisfacente il comportamento in scrittura, con valori sequenziali più bassi rispetto a quelli di targa, ed un valore nel test randomico con 32 code ed un thread stranamente più basso delle attese.
Come nostra consuetudine, ripetiamo il test di CrystalDiskMark con l’SSD utilizzato al 78% anziché allo 0% come nel test precedente, così da fornirvi un’indicazione su come e quanto le prestazioni possano calare al riempimento dell’SSD. In queste condizioni le prestazioni offerte dall’LC-SSD-960GB calano vistosamente in quasi tutti i test, con distacchi che diventano addirittura impietosi nella scrittura sequenziale.
Tentiamo di simulare una condizione di utilizzo reale, avvalendoci del benchmark di compressione di AS SSD. In questo caso le prestazioni in lettura e scrittura appaiono abbastanza soddisfacenti sia per velocità che per costanza.
Il noto benchmark ATTO restituisce valori sempre più contenuti rispetto a quelli rilevati da CrystalDiskMark. Possiamo quindi prendere di buon grado i valori in lettura, inclusi i 526,03 MB/s massimi registrati con diversi blocchi. Tutti i valori in scrittura sono invece più contenuti del previsto: non si va oltre i 437,07 MB/s registrati con blocchi da 4 e 8 MB.
Nella norma le temperature rilevate dai sensori integrati, sia con l’SSD a riposo che durante i benchmark.
Corredo: Packaging essenziale e nessun corredo, neanche software. In questa categoria si razionalizzano i costi per poter offrire i prodotti al prezzo più basso possibile.
Costruttività: LC-Power si affida a due marchi di qualità: Micron per le memorie 3D NAND TLC e Silicon Motion per il controller SM2259XT. Non vi è una memoria DRAM dedicata al buffer, quindi il Phoenix 960 GB è un SSD di tipo DRAM-less che utilizzerà una parte della stessa memoria NAND come cache. L’SSD è identico in tutto e per tutto al Patriot Burst Elite, evidentemente brandizzato da diversi produttori. LC-Power quantifica in 2 milioni le ore di aspettativa di vita (MTBF), ed i dati scivibili in 240 TBW, contro gli 800 dichiarati da Patriot. Dato più prudente ma sicuramente più realistico ed in linea con questa categoria.
Prestazioni: Di buon livello in lettura, meno brillanti in scrittura, calano vistosamente al riempirsi dell’SSD, drammaticamente in sequenziale. Trattandosi di un SSD DRAM-less non possiamo attenderci nulla di diverso. In definitiva, prestazioni ideali per le destinazioni d’uso per cui il prodotto è pensato, ovvero pc entry level e mid-range o magari per lo storage di giochi o file su gaming station o work station come SSD secondario.
Rapporto qualità / prezzo: L’SSD LC-Power Phoenix da 960GB è acquistabile a partire da 105 euro circa, prezzo al quale va sicuramente preferito ai tanti SSD di marchi asiatici minori, in virtù di componentistica affidabile e collaudata e alla garanzia di tre anni. Tuttavia la concorrenza più spietata arriva da marchi noti come ad esempio Crucial e Kingston, capaci di offrire standard qualitativi assimilabili, e dalla solita Samsung, nota e diffusa non soltanto con soluzioni top di gamma, ma anche per le tante proposte in questa categoria. Il mercato degli SSD è affollatissimo, ma vanno sempre riconosciuti i produttori che, come in questo caso, cercano di mantenere standard qualitativi dignitosi anche nella fascia entry level .
The Review
PROS
- Buon rapporto qualità / prezzo
- Memorie di buona qualità
- Controller affidabile
- Garanzia di 3 anni
CONS
- DRAM-Less