Per i modelli della serie SilentStorm Cool Zero, Sharkoon sembra aver sviluppato una nuova piattaforma in collaborazione con il produttore di terze parti Sirtec, che si è quindi occupata della produzione. Il pcb è lungo 14 centimetri, sufficiente ad ospitare tutta la componentistica installata, con maggiore densità nell’area del filtro EMI ma in generale nessun sovra-affollamento significativo. Tutte le induttanze ed alcuni condensatori sono stati isolati, per contrastare i disturbi elettromagnetici.
Appena arrivata alla presa, la corrente in ingresso trova un primo filtraggio in due condensatori a Y ed un generoso condensatore ad X rivestito. Filtraggio che prosegue sul pcb principale, con due bobine, anch’esse isolate. Tra le stesse, un altro condensatore ad X, sotto il quale se ne nascondono altri due a Y. Proprio accanto i collegamenti tra presa e pcb principale, non può mancare il tradizionale fusibile (isolato) a protezione della rete da sovra-correnti, causate ad esempio da un corto-circuito.
A tal proposito, a ridosso dei due ponti raddrizzatori, troviamo un varistore composto da ossidi metallici (MOV), molto importante nella protezione dei circuiti da fenomeni transitori di sovratensione. I due ponti raddrizzatori, sono invece deputati a raddrizzare la corrente alternata in uscita dal filtro EMI. Si tratta di due GBU1506, ognuno dei quali in fase di blocco può essere sottoposto ad un massimo di 600 Volt e condurre mediamente 15 Ampere (con un picco di 25A) a 100 gradi centigradi. Sharkoon li ha quindi abbondantemente sovra-dimensionati rispetto alla potenza dell’alimentatore, così da ottenere un’elevata efficienza e ridurre il dispendio di energia in calore. E’ infatti sufficiente un dissipatore dagli ingombri molto ridotti.
Tra il filtro EMI e i componenti del circuito APFC è molto importante anche l’implementazione di un termistore a protezione dalla corrente di spunto generata in fase di accensione. Fase dopo la quale il termistore viene bypassato grazie ad un relè vicino. Finora, tutto come da manuale.
A questo punto è necessario correggere la forma d’onda della corrente in uscita dai ponti raddrizzatori, che trova subito un’induttanza a soppressione dei disturbi, attentamente rivestita per evitare fastidiosi ronzii. La correzione attiva del fattore di potenza avviene tramite il circuito APFC composto da un diodo di boost UJD06508TS e quattro mosfet K16A60W di Toshiba. Il circuito APFC va a caricare un unico grosso elettrolitico della nota azienda giapponese Nichicon, da 400 Volt – 680 uF, tarato per operare fino a 105° di temperatura. Il pcb è predisposto per un secondo condensatore subito accanto, ma anche gli altri due alimentatori Sharkoon della serie SilentStorm Cool Zero, ne implementano uno soltanto.
Il circuito APFC è pilotato da un controller Infineon 3PCS01, installato su un pcb secondario verticale, dove scorgiamo anche il supervisor PS224, a completare il set di protezione dei circuiti dichiarato da Sharkoon: OVP (da sovra-tensione), UVP (da sotto-tensione), OCP (da sovra-corrente) SCP (da cortocircuiti), OTP (da surriscaldamento) e OPP (da sovra-potenza).
Dopo il circuito APFC, si passa al circuito PWM, con i main switchers incaricati di generare la corrente ad alta frequenza, ed il collaudatissimo controller risonante LLC CM6901x di Champion ad ottimizzare la stessa prima di passare al lato secondario. Qui avremo le tensioni finali. Le due linee minori vengono gestite come è ormai consuetudine da una scheda DC-DC. Mentre nel passato per queste linee si partiva dalla corrente alternata sul lato primario, questa daughterboard è direttamente collegata alla 12V in continua, con una conversione DC-DC quindi capace di garantire una migliore affidabilità e stabilità in termini di voltage regulation.
La 12 Volt viene invece generata da mosfet saldati sul retro del PCB, pilotati appunto dal controller di Champion. Ne approfittiamo per dare un’occhiata alla fattura di questo SilentStorm Cool Zero. Sirtec conferma i suoi alti standard qualitativi nelle saldature.
Per il filtraggio delle tensioni in uscita Sharkoon ha implementato degli ottimi elettrolitici di Chemicon (serie KZE e KY) sul pcb principale, ed alcuni a stato solido del marchio FPCAP sul pcb delle connessioni modulari. Così come l’ingresso, anche l’uscita è da manuale.
Tra i punti di forza del SilentStorm Cool Zero c’è sicuramente la ventola. Una S1352512H di Globe Fan da 135 millimetri, spinta da un motore di tipo idrodinamico che dovrebbe garantirle grande longevità. Longevità ulteriormente allungata dalla funzione Zero RPM – che prevede il suo spegnimento entro i bassi carichi così da accontentare anche i più esigenti in fatto di silenziosità. Interessante e rara la modalità Fan Delay – grazie alla quale la ventola rimane attiva dopo lo spegnimento del sistema, continuando a garantire per sessanta secondi il raffreddamento forzato della componentistica.