45 centimetri in larghezza e appena poco di più in altezza (46.5) le dimensioni dello Sharkoon S25-W. Compatto per essere un ATX, ma in proporzione i 21 centimetri in profondità dovrebbero dare qualcosa in più in fatto di espandibilità e cable management.
Stilisticamente si va su un consolidato design minimalista: struttura totalmente in acciaio e frontale cieco in abs con due ben integrate grate laterali, come uniche soluzioni a favorire la ventilazione interna. Il logo Sharkoon in basso al centro, ed un front panel sulla parte alta, con due USB 3.0, due jack per cuffie e microfono, i led di stato Power e HD Led, e i tasti di accensione e di reset. Quest’ultimo accessibile soltanto tramite una punta sottile, un pò come accade per il reset dei modem ad esempio. Subito sotto, due bay da 5,25″, ebbene si, l’S25-W offre due ormai rari bay da 5,25″, per eventuali drive ottici, fanbus o altri accessori di tale formato.
Fiore all’occhiello di questa versione dell’S25 è questo bellissimo pannello in acrilico, non in un dozzinale trasparente ma leggermente opacizzato, non in rilievo ma perfettamente planare rispetto al pannello laterale. L’integrazione è pregevole, apprezzabile per questa fascia di prezzo.
Sul tetto, la foratura per radiatori/ventole è occultata da un buon filtro anti-polvere magnetico. Con una soluzione pratica dal punto di vista funzionale, si ha anche un buon risultato estetico.
Di facilissima rimozione il frontale, permette di accedere ai due vani per ventole/radiatori (2x 120/140mm), anche questi filtrati da un filtro anti-polvere, stavolta non di tipo magnetico.
Tradizionale il design sul retro. Come avviene nei case più compatti ed economici, l’accesso alle viti delle sette cover degli slot di espansione si effettua da questo versante e non dall’interno. I fori per l’alimentatore permettono di montarlo in un solo verso (comprensibile dato il tunnel interno). Presente una predisposizione per esporre una porta COM aggiuntiva.
Lo Sharkoon S25-W viene distanziato dalla superficie di appoggio di 1,5 centimetri da quattro piedini in plastica, piuttosto spartani e sprovvisti di pad in gomma che avrebbero migliorato il grip e ridotto le vibrazioni. Da questa parte accediamo ad un essenziale filtro anti-polvere dedicato all’alimentatore, e ai fori per l’installazione di drive sul fondo del case.
Sul lato secondario, un normalissimo pannello in acciaio di buon spessore, cieco, senza alcuna grata o altro elemento. Come il pannello principale, anch’esso è assicurato al case tramite viti tool less.