Dopo il modelli cablati DM6 Holey ed DM6 Holey S, ed il modello wireless DM6 Holey Duo, Dream Machines presenta l’ultima evoluzione della serie Holey, il DM6 Holey Trio, equipaggiato con il sensore top di gamma PixArt PAW-3370 e dotato di tre tecnologie di connessione: USB-C, Wireless 2.4 GHz e Bluetooth. Lo sviluppo del DM6 Holey Trio è stato supportato dalla community che ne ha finanziato l’intera campagna Kickstarter in soli due giorni. Negli scorsi mesi abbiamo recensito il modello DM6 Holey S, uno dei prodotti di maggior successo dell’azienda Polacca, del quale il DM6 Holey Trio condivide design e molti altri aspetti tecnici. Rimandiamo quindi alla recensione completa del DM6 Holey S per un approfondimento.
Dream Machines DM6 Holey Trio – Specifiche tecniche | |
Design | Ergonomico per destrorsi, struttura traforata ultraleggera |
Switch | Huano corpo blu/pin bianco (20M, 69 grammi) per i tasti destro e sinistro; Huano corpo nero/pin giallo (8M, 63 grammi) per tasti laterali e tasto ciclo CPI; Huano corpo nero/pin bianco (5M, 55 grammi) per tasto rotella; |
Encoder | F-Switch 11mm (rotore marrone) |
Sensore | Tipologia: Ottico |
Modello: Pixart PAW-3370 | |
Risoluzione Massima: 19.000 CPI | |
Polling Rate: 1.000 Hz | |
Velocità di tracciamento: 7 m/s | |
Accelerazione Massima: 50g | |
Dimensioni (HxLxP) | 40 x 66 x 129 mm |
Peso | 81g (senza cavo) |
Piedini | Quantità: 4 |
Materiale: PTFE Nero | |
Numero Tasti | 7 (personalizzabili) |
Tipo Connessione | Wireless 2.4GHz, Bluetooth, cavo USB-A placcato oro (lungo 180 cm rivestito in treccia di tessuto flessibile) |
Batteria | Li-Ion 700 mAh (integrata) |
Memoria Interna | Presente, 3 profili personalizzabili |
Illuminazione | 1x Led RGB interno |
Software di gestione | Gestione Profili, Personalizzazione Tasti, Impostazioni CPI, Key Debounce, Polling Rate, Lift Off Distance, Gestione Macro |
Contenuto della confezione | Mouse, Cavo USB-A/USB-C, Ricevitore Wireless, Adattatore USC-C/USB-A, Quick Start Guide, Istruzioni per registrazione del prodotto sul sito del produttore |
Colori Disponibili | Nero |
Compatibilità | Windows/Linux |
La serie DM6 Holey consta di quattro diversi modelli che si differiscono anzitutto per sensore implementato, oltre che per peso complessivo e tipologia di connessione. Tutti i modelli condividono materiali, forma e dimensioni, così come la tipologia di switch adottati nei sei tasti. A differenza degli altri modelli, il modello Trio permette di personalizzare anche il tasto posto alla base, normalmente dedicato alla scelta del polling rate.
Serie DM6 Holey – Specifiche tecniche |
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Modello | Tipologia Connessione | Sensore | Peso (senza cavo) |
Holey | Cavo USB | PixArt PMW-3360 @ 12.000 CPI | 69 grammi |
Holey S | Cavo USB | PixArt PMW-3389 @ 16.000 CPI | 69 grammi |
Holey Duo | Cavo USB / Wireless 2.4GHz | PixArt PAW-3335 @ 16.000 CPI | 79 grammi |
Holey Trio | Cavo USB / Wireless 2.4GHz / Bluetooth | PixArt PAW-3370 @ 19.000 CPI | 81 grammi |
Il DM6 Holey Trio viene commercializzato in un packaging in cartone ben rifinito da una grafica a sfondo bianco e con una trama esagonale che richiama i fori presenti sulla scocca del mouse. Sulla facciata principale, un’immagine del mouse visto dall’alto, accompagnata da marca, modello e connessioni offerte. Sul retro, le principali caratteristiche tecniche del prodotto, mentre sui lati viene nuovamente riportato il nome del modello e le tipologie connessioni che lo caratterizzano, nonché naturalmente le informazioni legali ed il numero seriale del prodotto.
Sollevata la metà superiore della scatola, si ha accesso al vano interno, dove un involucro in polietilene espanso appositamente preformato protegge ed immobilizza il mouse e gli accessori in dotazione.
Oltre al manuale illustrato ed al classico volantino riportante il numero di serie del prodotto e le istruzioni per registrare l’acquisto sul sito Dream Machines, troviamo due set completi di piedini in teflon di ricambio, un adattatore in plastica USB-A/USB-C femmina-femmina, il ricevitore wireless ed un cavo USB-A/USB-C maschio-maschio lungo 180 centimetri. Molto buona la qualità del rivestimento del cavo in treccia di tessuto nero, certamente molto resistente anche se non particolarmente flessibile.
Anzichè collegare il ricevitore direttamente ad ud una porta del pc, potremo collegarlo all’adattatore USB-A/USB-C da collegare a sua volta al cavo USC-C, ottenendo così una prolunga che ci permetterà di collocare il ricevitore nella posizione più congeniale e vicina al mouse. Quando sarà necessario caricare la batteria, basterà scollegare l’intero adattatore dal cavo e connettere il capo USB-C alla porta posta nella parte anteriore del mouse. Durante la fase di ricarica il LED interno diventerà rosso fino al completamento della carica della batteria.
Come suggerisce il nome, Il DM6 Holey Trio fornisce tre tipologie di collegamento differenti: quella principale è naturalmente la connessione wireless 2.4 GHz di ultima generazione, che avviene mediante un ricevitore nano e garantisce prestazioni assimilabili a quelle dei dispositivi cablati. Il mouse può essere inoltre collegato tramite il cavo in dotazione USB-A/USC-C maschio-maschio, utile anche alla ricarica della batteria integrata. Infine, peculiarità del modello Trio, la connessione bluetooth che permette di utilizzare il prodotto su laptop, tablet o smartphone, senza la necessità di utilizzare alcun genere di ricevitore dedicato. Le tre diverse tipologie di connessione risultano stabili. Mentre la connessione wireless tramite ricevitore è immediata, quella bluetooth su Windows 10 avviene entro pochi secondi ed una volta accoppiato al PC il passaggio da wireless/cablato a bluetooth è automatico ed abbastanza veloce. Quando connesso tramite cavo verrà interrotta la connessione wireless/bluetooth in favore di quella via cavo, a meno di utilizzare una connessione che fornisca esclusivamente la carica, come ad esempio una powerbank o un carica batterie, soluzione che consentirà la ricarica simultanea alla connessione wireless o bluetooth. La modalità bluetooth è particolarmente indicata per la navigazione web, per le attività lavorative o la produttività in genere, motivo per il quale alcune delle funzionalità del mouse verranno limitate per garantire una maggiore durata della batteria. Il DM6 Holey Trio non sarà riconosciuto dal software di gestione, e seppur vengano adottate le impostazioni dell’ultimo profilo in uso, non saranno disponibili le assegnazioni personalizzate ai tasti e verrà forzato un valore di polling rate a 125Hz. Non è stata inoltre implementata una modalità di risparmio energetico quando il mouse resta fermo per un dato periodo di tempo, ma questo rimarrà sempre acceso finché connesso ad un dispositivo. Il DM6 Holey Trio integra una batteria agli ioni di litio dalla capacità di ben 700 mAh. Dream Machines non fornisce specifiche sulla durata della batteria, ma noi abbiamo registrato circa 74 ore di attività mista tra produttività/lavoro e gaming in modalità wireless. La ricarica completa ha impiegato circa 2 ore e 50 minuti utilizzando come fonte di alimentazione il cavo in dotazione connesso ad una porta USB 3.0 del nostro PC.
Le dimensioni del DM6 Holey Trio sono le stesse per tutti i modelli della serie Holey (40 x 66 x 129 mm), così come il caratteristico design ergonomico per destrorsi, che resta principalmente consigliato ad utenti con mani medie e grandi, i quali si troveranno a proprio agio con tutte le principali prese. Anche questo modello gode della medesima buona qualità costruttiva, che nonostante la massiccia traforatura su tutti i lati della scocca esterna, garantisce solidità e durabilità al prodotto, anche se una forte pressione della scocca al di sotto dei tasti laterali ne causerà l’attivazione. Ritroviamo anche la stessa finitura nera opaca con effetto soft-touch su tutta la superficie superiore, molto bella esteticamente ma incline a trattenere impronte e sporco in genere. Avremmo maggiormente apprezzato una classica finitura trasparente ruvida che avrebbe migliorato anche il grip sul mouse. Molto ben distribuito il peso, che nel nostro esemplare risulta di 79.9 grammi, di poco inferiore a quanto dichiarato dalla casa costruttrice.
Molto buono il click dei tasti principali che utilizzano i consueti switch Huano corpo blu/pin bianco, caratterizzati da un corposo feedback tattile, una forza di azionamento di 59 grammi ed una vita minima di 20 milioni di click. I tasti superiori, separati dalla scocca, non soffrono di pre-travel, mentre il post-travel seppur mediamente contenuto, varia in base al punto di pressione sulla superficie del tasto stesso. Tasti laterali ben posizionati, ma ancora un volta punto debole della serie Holey poichè estremamente sporgenti, dal click pastoso ed afflitti da ampio pre-travel e post-travel.
Invariata la rotella in plastica rivestita da gomma con effetto tallonato, che garantisce un grip ottimale ed una buona precisione di scroll. Viene utilizzato lo stesso encoder F-Switch del fratello Holey S che fornisce una scorrevolezza morbida ed uniforme e con scatti poco marcati. Peculiarità dei mouse della serie Holey, la presenza del tasto dedicato al Ciclo CPI disposto dietro la rotella in una striscia centrale dal design concavo, posizionamento che lo rende facilmente raggiungibile ma evitando al tempo stesso attivazioni fortuite. Per il click della rotella viene impiegato uno switch meccanico Huano corpo nero/pin bianco (5 milioni di click, 55 grammi di attuazione) con una pressione dalla durezza medio-bassa, mentre per il tasto di ciclo CPI, ancora una volta uno switch Huano corpo nero/pin giallo, già utilizzato anche nei tasti laterali (8 milioni di click, 63 grammi attuazione).
L’ampia traforatura della scocca superiore è stata adottata anche nella parte inferiore per ridurre il peso al minimo. Nonostante ciò anche la base si presenta solida e priva di criticità. Il sensore PixArt PAW-3370, uno dei prodotti di maggior spessore della casa Taiwanese, è posizionato al centro esatto della base: questo sensore è adottato da moltissimi produttori di mouse high-end, non solo per l’incredibile precisione ed affidabilità, ma anche per i suoi bassi consumi, che lo rendono una soluzione ideale per i mouse wireless. Con l’implementazione Dream Machines, questo sensore offre sul DM6 Holey Trio una risoluzione massima di 19.000 CPI ed una velocità di tracciamento di 7 m/s. Molto buona la Lift-Off Distance (LOD), con un’interruzione della tracciatura già a 2 millimetri di altezza dalla superficie, caratteristica ideale per un mouse destinato al mondo gaming. Anche questo modello è dotato di quattro piedini in PTFE posti ai vertici della base. Seppur di dimensioni contenute (13 x 6.6 millimetri) offrono una buona scorrevolezza ottenuta anche grazie alla minore superficie di attrito. Ricordiamo che in bundle vengono forniti due set completi di piedini di ricambio. Manca invece un piedino intorno al sensore che in un mouse di dimensioni importanti come questo avrebbe minimizzato le flessioni della parte centrale della base. I piedini arrivano con una pellicola protettiva che va rimossa per godere appieno delle loro proprietà.
Nella base troviamo inoltre un interruttore a scorrimento per l’accensione e lo spegnimento del mouse nelle modalità wireless/bluetooth e due tasti a pressione, ognuno dei quali accompagnato da tre indicatori led. Il bottone sinistro – con indicazione “LED” – permette di passare dalla modalità wireless 2.4 GHz a quella bluetooth. Quando in modalità bluetooth, il terzo led del bottone alla base ed il led interno al mouse lampeggeranno di colore blu ad indicare che il mouse è visibile agli altri dispositivi ed in attesa di accoppiamento. La connessione sarà indicata dall’accensione del led centrale. L’attivazione della modalità wireless 2.4 GHz è invece indicata dall’accensione primo led. Il bottone destro – con indicazione “REP” – è utilizzato nelle modalità cablata/wireless per poter configurare la frequenza di Polling Rate fra tre valori predefiniti ed indicati in ordine dai tre led: 125Hz, 500Hz e 1000Hz. La funzionalità di questo tasto può inoltre essere personalizzata assegnando azioni predefinite, combinazioni di tasti o macro tramite il software di gestione. In modalità bluetooth invece il tasto resta inutilizzato poichè, come già discusso in precedenza, il polling rate viene forzato a 125Hz e non saranno disponibili le assegnazioni personalizzate ai tasti.
Anche nel DM6 Holey Trio l’illuminazione è affidata ad un singolo LED RGB SMD interno, più utile ad indicare il profilo DPI in uso che per una vera e propria personalizzazione estetica. Con una rotella in plastica trasparente si sarebbe potuta indirizzare l’illuminazione del LED su di essa per ottenere un effetto di luce più interessante. La traforatura della scocca superiore lascia passare la luce generata dal led che potrebbe colpire gli occhi dell’utente distraendolo ed infastidendolo. Non è previsto nessun altro genere di personalizzazione estetica del prodotto, che mantiene così l’ormai classico design della serie Holey, che punta tutto sulla finitura opaca total-black e l’ampia traforatura a nido d’ape.Una prima versione del software di gestione è stata recentemente resa disponibile nel Drivers Center presente sul sito del produttore. Ci aspettavamo un’interfaccia simile a quella che Dream Machines ha utilizzato per il DM6 Holey Duo, invece – almeno per il momento – è stato scelto un design estremamente basilare, forse concepito in tempi stretti per poter essere utilizzato da quanti hanno ricevuto il prodotto dalla campagna Kickstarter. Capita ad esempio che alcune delle impostazioni non vengano sempre applicate, costringendo di tanto in tanto a chiudere e riaprire l’interfaccia affinché il salvataggio ritorni a funzionare. Il software è disponibile in lingua Inglese e Cinese, occupa circa 27MB di spazio sul disco e non è necessario che sia in esecuzione per poter utilizzare i tre profili, che vengono salvati nella memoria interna del mouse.
L’interfaccia è divisa in tre colonne verticali: a sinistra, il menu di navigazione delle categorie; al centro una larga colonna con l’elenco delle impostazioni della categoria scelta; a destra i bottoni della scelta del profilo corrente e quelli per salvare o resettare alle impostazioni di fabbrica le modifiche effettuate sulla categoria corrente. Ogni cambiamento, compreso il cambio profilo, va salvato utilizzando il relativo bottone (quello a forma di freccia verso il basso) affinché le impostazioni selezionate vengano applicate, altrimenti verranno ripristinate alla configurazione precedente una volta cambiata categoria.
La categoria principale “System” permette la configurazione del Report Rate (Polling Rate) e della Lift Cut off calibration (Lift-Off Distance) ed alcune delle funzionalità che sovrascrivono le impostazioni predefinite sul comportamento del mouse all’interno del sistema operativo. Abbiamo testato la distanza di Lift-Off con il classico test dei DVD, ottenendo risultati sostanzialmente identici su tutte e tre le impostazioni disponibili. Sia con valore di 1mm che 2mm il mouse registra correttamente i movimenti all’altezza di 1 DVD (circa 1.2 mm) ma smette completamente di registrare il movimento all’altezza di 2 DVD (circa 2.4 mm). Non abbiamo ben compreso l’utilità dell’opzione “Auto” in quanto anche in quel caso non abbiamo riscontrato differenza nella tracciatura del movimento nemmeno cambiando tipologia di superficie. Ad ogni modo la Lift-Off Distance risulta molto bassa e quindi particolarmente indicata per un utilizzo sui videogiochi.
La categoria “Keys” è dedicata all’assegnazione delle funzioni dei sette tasti del mouse. Per ognuno è possibile scegliere anche il “Debounce Time”, ovvero il tempo espresso in millisecondi che deve trascorrere dopo un click affinché il click successivo venga rilevato.
La categoria “DPI” è naturalmente quella dedicata alla configurazione dei profili DPI: sarà possibile scegliere quanti dei sei profili abilitare e quale valore di CPI assegnare ad ognuno di essi, con valori da 200 a 19.000, con intervallo minimo di 100 unità. Ad ogni profilo è inoltre possibile assegnare uno dei 16.5 milioni di colori disponibili nella finestra di selezione. Riteniamo che in questa prima versione del software possa esserci un bug di codifica del colore, poichè alcuni dei colori scelti nell’interfaccia non si riflettono poi correttamente nel led interno del mouse.
Nella categoria “Macro” sarà possibile gestire le 40 Macro pre-esistenti, ognuna delle quali numerata da 1 a 40 e delle quali non sarà possibile modificare il nome. L’interfaccia utilizzata per la creazione e modifica delle macro può sembrare a primo impatto confusionaria, ma una volta capito il funzionamento si potranno ottenere combinazioni di tasti complesse, senza rinunciare a nessuna delle principali funzionalità che di solito troviamo in prodotti dello stesso genere. La creazione della macro avviene anche per questo modello a partire dalla registrazione diretta delle azioni che si vogliono associare alla macro stessa, con la possibilità di impostare un ritardo tra le varie azioni predeterminato oppure registrare quello naturale generato in fase di registrazione. Una volta completata la registrazione, ogni singola azione potrà essere modificata, eliminata o spostata grazie ai vari comandi presenti nell’interfaccia.
Dream Machines DM6 Holey Trio nasce dalla volontà della community di portare alla massima evoluzione tecnologica uno dei prodotti che ha maggiormente contribuito alla crescita dell’azienda polacca. Il progetto è stato presentato su Kickstarter nel dicembre 2020 ed ha oltrepassato la cifra traguardo in soli due giorni. La pandemia globale da Covid-19 ha tuttavia rallentato l’intero processo produttivo ed il mouse è giunto sul mercato soltanto ad inizio 2022, con tanti pregi ma anche alcune criticità irrisolte.
Ottime le prestazioni complessive, garantite dall’affermatissimo sensore PixArt PAW-3370 da ben 19.000 CPI e dagli ottimi switch Huano corpo blu/pin bianco per i tasti principali. Connessione wireless a 2.4 GHz molto stabile e con prestazioni assimilabili alla modalità USB. La connessione Bluetooth, pur offrendo prestazioni finali buone, può presentare imperfezioni del tracking del sensore con movimenti molto lenti del mouse su entrambi gli assi, tali da generare spostamenti del cursore scattosi ed imprecisi. Se da una parte potrebbero in qualche modo pregiudicare l’esperienza di gioco ad alti livelli o per i giochi più frenetici, sono trascurabili per utilizzi meno severi. Ottima la durata della batteria che in modalità wireless ha garantito circa 74 ore di autonomia in uso misto.
Come intuibile anche dall’interfaccia spartana, è probabilmente ancora acerbo e verosimilmente verrà migliorato Il software, che rappresenta al momento un passo indietro rispetto agli altri Holey, soprattutto per alcune importanti lacune come la mancanza di un indicatore di carica della batteria e di una funzionalità di import/export dei profili. Inoltre, capita sovente che le modifiche non vengano salvate, costringendo l’utente al riavvio del software.
Il DM6 Holey Trio ripropone molte carateristiche del DM6 Holey S di cui vi abbiamo parlato recentemente, che di fatto lo rendono un prodotto unico nel suo genere al netto di lacune progettuali già discusse in passato che purtroppo persistono. Due su tutte, i tasti laterali pastosi e con un ampio post-travel, ed il click non uniforme dei tasti principali. Pur continuando ad apprezzare la mission di Dream Machines, ovvero l’intento di offrire prodotti con hardware di livello a prezzi competitivi, ci saremmo aspettati di vedere perfezionati tali aspetti, soprattutto in quello che rappresenta al momento il mouse top di gamma della casa polacca.
Dream Machines DM6 Holey Trio è disponibile sul sito ufficiale del produttore al prezzo di 98 euro spedizioni incluse. Richiesta allineata a quella dei competitor di pari caratteristiche, nei confronti dei quali perde in alcuni casi di competitività per i motivi appena citati. La buona notizia è che l’uscita del DM6 Holey Trio, ha portato ad un’importante riduzione di prezzo del predecessore Holey Duo, che è ora disponibile a 48 euro spedizioni incluse. Quanti non interessati alla comoda (ma non irrinunciabile) connessione Bluetooth, troveranno quindi un’eccezionale Best buy nel predecessore.
The Review
PROS
- Sensore top di gamma
- Ottimi switch per i tasti principali
- Design adatto a tutte le prese
- Peso contenuto per un mouse wireless
CONS
- Tasti laterali pastosi con alto pre-travel e post-travel
- Finitura troppo sensibile ad impronte e sporco in genere, con un grip poco efficace
- Software troppo basico e con qualche bug