Punto di forza del design a doppia camera verticale sono gli ampi spazi nella camera principale, libera da strutture e per questo ideale per mettere in mostra ogni componente. Nonostante le dimensioni compatte ed un design nato per sistemi di raffreddamento a liquido, sarà possibile installare dissipatori per la CPU ad aria con un’altezza massima di ben 160 millimetri. Ampio spazio anche orizzontalmente, che può essere impiegato per installare schede video di ultima generazione con una lunghezza massima di 410 millimetri. Nel tray della scheda madre, posizionati nei punti chiave, troviamo inoltre molteplici fori dotati di protezione in gomma che contribuiscono ad un ottimale passaggio dei cavi dalla camera posteriore ai componenti installati nella camera principale.
L’interno del Paean C7 è stato strutturato per ospitare fino a ben dieci ventole da 120mm oppure quattro da 120mm e quattro da 140mm. Ampia compatibilità anche per i radiatori, che trovano spazio sul tetto, sul tray della scheda madre e sul fondo del case nei formati da 360, 280 e 240 mm.
Nel fondo del case è possibile installare un disco da 3.5″ o da 2.5″ rinunciando alla ventola più vicina alla paratia frontale. Questa soluzione permette di avere maggiore spazio di archiviazione senza comunque rinunciare completamente ad un buona quantità di aria fresca in immissione, con le restanti due ventole puntate direttamente sulla scheda video.
Nel lato secondario del case, la staffa di alloggiamento dei dischi è fissata con quattro viti proprio al di sopra della generosa apertura ricavata nel tray della scheda madre per facilitare l’installazione dei backplate dei dissipatori della CPU. L’intera sezione retrostante la scheda madre misura circa 380x250x95 millimetri, uno spazio più che abbondante per l’alimentatore e lo storage ma anche per riporre tutti i cavi provenienti dalle diverse zone del case. Lungo i bordi sono anche presenti alcune asole metalliche da utilizzare per fissare i cavi con l’uso delle fascette in dotazione.
A causa della ripiegatura dei bordi della staffa non sarà possibile fissare le ventole nel lato interno del tray, soluzione che avrebbe aperto alla possibilità di installare un radiatore in configurazione push-pull assicurando anche un maggiore spazio libero nella camera principale.
La staffa di alloggiamento dei dischi supporta fino a tre dischi: uno da 3.5″ nel lato interno e due da 2.5″ nel lato esterno. Per qualche ragione non sono stati però realizzati i fori sul lato interno per permettere anche l’installazione un disco da 2.5″ al posto di quello da 3.5″. Manca inoltre un sistema antivibrazione e di disaccoppiamento per l’HDD da 3.5″. I dischi sono facilmente raggiungibili dai cavi di alimentazione e trasferimento dati grazie ad un adeguata spaziatura con l’alimentatore, installato proprio al di sotto.
La parte più bassa della camera secondaria ospiterà l’alimentatore ATX con lunghezza massima di 22 centimetri. Questo viene montato dalla parte interna su un supporto che lo tiene rialzato dal fondo del case di circa 2 centimetri. Sul lato delle connessioni si avrà più o meno spazio a disposizione in relazione al tipo di alimentatore scelto: la larghezza totale è di ben 25 centimetri. Abbiamo provato sia un alimentatore standard ATX da 16 centimetri di lunghezza (Corsair, nella foto sopra) che un alimentatore da 17,5 centimetri di lunghezza (be quiet!, visibile nella sezione Build Setup) riuscendo in entrambi i casi a gestire perfettamente tutte le connessioni e la grossa quantità di cavi in uso.