Anche la famiglia Xlite V3 si affida allo stesso trattamento delle superfici adottato su X2V2 e X2H, caratterizzato da una texture liscia e con un leggero effetto gommato dalla sensazione asciutta e vellutata. Il grip è molto buono, soprattutto per gli utenti con mani molto umide. Nella variante nera si nota una maggiore predisposizione a trattenere sporco ed impronte rispetto a quella in colorazione bianca.
Il sistema di ancoraggio alla scocca superiore sviluppato per i nuovi tasti principali li rende meno inclini alle risonanze e ne migliora anche fermezza e precisione del click, anche grazie alle ottime tolleranze dell’assemblaggio che riducono al minimo le oscillazioni orizzontali. Molto buoni anche i livelli di pre-travel e post-travel, di poco maggiori nel tasto sinistro rispetto a quello destro ma che in nessuno dei casi pregiudicano le prestazioni complessive del prodotto. Anche Xlite V3 come X2V2 e X2H implementa nei tasti principali i microswitch ottici Raesha, caratterizzati da un’aspettativa di vita di 90 milioni di click ed una forza di attivazione media di 60gf.
I tasti laterali sono posizionati proprio in corrispondenza della rientranza ergonomica del fianco sinistro e per questo facilmente raggiungibili. La forma particolarmente grande e piatta è del tutto simile a quelli adottati nella precedente generazione, sebbene in questa nuova edizione vengano implementati micro switch meccanici Huano corpo nero/pin bianco con connettori a 90° (5M, ~79gf) al posto dei vecchi MWK tattili a membrana, migliorando precisione, reattività e tattilità del click. Il pre-travel è quasi inesistente in entrambi i tasti, mentre il post-travel cambia in base alla variante dimensionale: nella “Mini” un maggiore post-travel colpisce il tasto “Indietro”, al contrario delle “Medium” e “Large” dove invece lo stesso problema interessa il tasto “Avanti”.
Sul fianco sinistro della parte frontale del mouse un piccolo cerchio semitrasparente nasconde un LED RGB grazie al quale è possibile identificare la soglia DPI in uso (personalizzabile tramite il software) e lo stato di carica della batteria: lampeggiante rosso ad indicare batteria scarica (e conseguente attivazione della modalità risparmio energia), rosso fisso per indicare lo stato di ricarica in corso. Lo stile si allinea a quello di X2V2 e X2H e soppianta la soluzione della precedente generazione che sfruttava un LED alla base del mouse per illuminare l’interno della scocca, poi visibile grazie alle traforature superiori.
Realizzata in plastica del colore corrispondente a quello del mouse e con una gomma centrale nera con effetto zigrinatura, la rotella di scroll mantiene lo stesso stile della precedente generazione ma viene maggiorata nel diametro in tutte le varianti dimensionali: nella variante “Mini” (Size 1) sporge di circa 4.4 millimetri sembrando quasi sovradimensionata rispetto al volume del mouse; nella variante “Medium” (Size 2) sporge di circa 3.8 millimetri mentre nella “Large” (Size 3) sporge di circa 4.0 millimetri. L’usabilità è molto buona in tutte le varianti. La rotazione della rotella è gestita dall’encoder rotativo “Pulsar Blue” realizzato in collaborazione con F-Switch, che offre una rotazione di bassa durezza ed una tattilità degli scatti medio-bassa, mentre la longevità è garantita dalla struttura antipolvere di colore blu che ne protegge le componenti interne.
La base di Xlite V3 eredita le stesse traforature adottate già dalla prima generazione di Xlite e divenute ormai segno distintivo di Pulsar. Ritroviamo anche gli stessi ottimi piedini in PTFE delle precedenti edizioni, scelta che garantisce retro-compatibilità e ampia disponibilità sul mercato dei ricambi. In questa ultima edizione viene aggiunto il tasto dedicato al ciclo dei profili DPI, posizionato al centro della base insieme allo slider di accensione e spegnimento della modalità wireless. Il sensore ottico PixArt PAW-3395 è lo stesso adottato nelle serie X2V2 e X2H, affiancato anche in questo caso dalla MCU Nordic nRF52833, grazie alla quale l’intera line-up garantisce latenze operative più basse ed un Polling Rate fino a 4000Hz con dongle dedicato.
Dopo aver rimosso il piedino posteriore e svitate le tre viti sottostanti, basterà fare delicatamente leva su tutto il perimetro della giunzione tra scocca superiore e base per sbloccare le piccole clip interne. Come osservato anche su X2V2 ed X2H, la scocca superiore ospita una daughterboard per il posizionamento e gestione dei micro switch dei tasti laterali e del LED di stato, connessa poi alla PCB principale mediante un piccolo flat-cable. La daughterboard è saldamente ancorata alla scocca e la riempie in larghezza per fornire maggiore supporto strutturale ed assicurare la massima robustezza e la minima flessione dei fianchi del mouse.
Sebbene differente nella forma e nella disposizione delle sue componenti, la PCB principale ricorda quella delle serie X2V2 ed X2H. Tutte le varianti dimensionali di Xlite V3 adottano la medesima PCB e le medesime componenti, inclusi i micro switch ottici Raesha ed il nuovo encoder per lo scroll realizzato in collaborazione con F-Switch. La batteria è invece posta nella parte più arretrata del lato posteriore in modo da bilanciare perfettamente il peso del mouse.
Dopo X2V2 e X2H, anche la terza generazione di Xlite implementa il nuovo sistema di supporto della rotella e di click indiretto del tasto, completo di cuscinetto a sfera sul lato destro dell’asse della ruota per assicurarne la massima precisione di rotazione. Il click è gestito con un micro switch Huano Corpo nero/pin blu (10M, ~79gf) il quale garantisce una durezza di click media ed un’ottima spammabilità. Rimossa la rotella ed il suo supporto, si riesce a vedere meglio l’encoder rotativo Pulsar Blue nella sua variante da 13 millimetri di altezza per Xlite V3 Mini e 15 millimetri per Xlite V3 Medium e Large.