Xlite V3 è un mouse ergonomico per destrorsi disponibile da questa generazione in tre differenti varianti dimensionali: alle tradizionali “Mini” e “Medium” si aggiunge la “Large”, dedicata agli utenti con mani particolarmente grandi. Il target dell’Xlite V3 è quindi ampio e raccoglie potenzialmente tutti gli utenti alla ricerca di un design ergonomico per una presa di tipo Claw o Palm, a prescindere dalla dimensione delle mani.
Oltre alle differenze tecniche di cui parleremo in dettaglio nella sezione dedicata all’analisi tecnica, nella nuova generazione sono state apportate alcune modifiche al design con effetti sulla forma e sull’estetica. Quella più evidente è l’abbandono delle iconiche traforature ad intagli simil-rettangolari sulla parte superiore e sui fianchi della scocca per uno stile che torna più tradizionale ed elegante, ma che grazie a nuove tecniche produttive riesce a garantire robustezza ed un peso ulteriormente ridotto. Sebbene gli aspetti chiave del design siano rimasti immutati, rispetto alla seconda generazione l’Xlite V3 presenta una lunghezza inferiore ed una gobba superiore più alta. I tasti principali sono stati completamente ridisegnati e sono adesso separati dalla scocca superiore e protetti lateralmente dai fianchi della scocca. Le scanalature ergonomiche centrali dei tasti sono più profonde e ben marcate, mentre la forma asimmetrica del tasto destro che rientra diagonalmente seguendo l’inclinazione del fianco destro del mouse, lascia maggiore spazio di appoggio per anulare e mignolo nella presa Palm o Relaxed Claw/ibrida Palm. L’ultimo aggiornamento riguarda la rotella, che utilizza adesso una ruota dal design molto simile ma più grande e che all’interno implementa il nuovo sistema di click indiretto sviluppato da Pulsar e adottato già nelle serie X2V2 e X2H.
Le forme dell’Xlite V3 si basano anche in questa nuova edizione sulle ormai note linee della serie EC2 di Zowie. La gobba superiore raggiunge la massima altezza nella parte centrale superiore per poi sviluppare una discesa graduale verso la parte frontale e posteriore. La gobba prevede anche un’inclinazione che discende verso il lato destro in maniera netta nella prima porzione superiore per poi continuare in modo più graduale sul fianco destro, che al contempo si allarga verso la base e la porzione posteriore del mouse per fornire maggiore supporto alla metà sinistra del palmo della mano. Sul fianco sinistro una rientranza ergonomica restringe il punto centrale di grip proprio al di sotto dei tasti laterali, fornendo un comfort ottimale sia per le forme più naturali delle prese “Palm” e “Claw” che per quelle più strette e bloccate come la “Aggressive Claw”. Superato il centro, il fianco sinistro si allarga verso il posteriore per offrire un ampio supporto del gruppo di muscoli del pollice, ideale in tutte le derivazioni di Claw e Palm grip per aver un maggiore controllo del mouse anche nei micro aggiustamenti.
Se l’edizione “Mini” può essere confrontato soltanto all’ormai obsoleto G-Wolves Skoll Mini, la variante “Medium” si avvicina per dimensioni proprio al Benq Zowie EC2-C, design ormai cult che ha ispirato non solo la serie “Xlite” di Pulsar e “Skoll” di G-Wolves, ma anche decine di altri prodotti. Un altro mouse con cui condivide alcuni aspetti è l’ASUS ROG Keris II Ace, che sebbene leggermente più piccolo nelle dimensioni, adotta linee molto simili e la stessa interessante forma asimmetrica del tasto destro.
La nuova variante “Large” va invece a colmare il gap dimensionale della seconda generazione nei confronti dei mouse più grandi, come ad esempio il Razer DeathAdder V3 Pro, tra i mouse con design ergonomico di dimensioni generose più apprezzati nella scena eSport.