Il nuovo trattamento delle superfici già visto nella famiglia X2V2, viene adottato anche in tutte le edizioni dell’X2H. Si tratta di una finitura con un lieve effetto gommato dalla sensazione asciutta e vellutata, ideale per i videogiocatori con una consistente sudorazione delle mani.
I tasti principali sono del tutto simili a quelli dell’X2V2, si abbassano seguendo una linea retta verso il frontale del mouse e sono protetti su entrambi i lati dai fianchi della scocca principale. Nella parte superiore ritroviamo inoltre le stesse profonde scanalature ergonomiche centrali per un comodo ed immediato posizionamento delle dita. La costruzione e l’ancoraggio dei tasti alla scocca principale è anche in questo caso estremamente convincente: nessuna oscillazione orizzontale degna di nota, pre-travel contenuto ma funzionale alla spammabilità e post-travel quasi impercettibile. I tasti principali utilizzano microswitch ottici Raesha, caratterizzati da un’aspettativa di vita di 90 milioni di click ed una forza di attivazione media di 60gf. Il click è reattivo e preciso, sebbene il suono dall’effetto “cavo” rimanga forse il punto debole di questo brand di microswitch.
I tasti laterali sono collocati a ridosso del bordo superiore sinistro e comodamente raggiungibili dal pollice, poggiato proprio in corrispondenza del punto dove i fianchi della scocca si fanno più sottili. La forma dei tasti è molto simile a quella di X2V2 ed il click risulta preciso e reattivo. Il tasto “Avanti” è più rigido e con un’escursione minore rispetto al tasto “Indietro”, ma comunque in entrambi si registrano livelli di pre-travel e post-travel funzionali alla spammabilità. I tasti utilizzano ancora una volta microswitch meccanici Huano corpo nero/pin bianco con connettori a 90° (5M, ~79gf).
Poco dopo i tasti laterali trova spazio un LED RGB utile ad indentificare la soglia DPI in uso (personalizzabile tramite il software) e lo stato di carica della batteria: lampeggiante rosso ad indicare batteria scarica (e conseguente attivazione della modalità risparmio energia), rosso fisso per indicare lo stato di ricarica in corso.
La rotella di scroll è realizzata con una ruota in plastica a quattro raggi ricoperta da gomma con effetto zigrinatura che sporge tra i tasti principali di circa 3.5 millimetri. La rotella è quasi centrata rispetto al posizionamento interno dei microswitch dei tasti principali, posizione che la rende facilmente raggiungibile sia con il dito indice che con il medio.
La base del mouse rimane fedele al design della prima edizione del Pulsar X2, caratterizzata da ampie traforature il cui disegno ricorda una “X”. Nella base troviamo i tre piedini in PFTE che Pulsar equipaggia su tutti i modelli di X2V2 e X2H e che sono rimasti gli stessi della precedente generazione. La qualità è molto buona ed offre un ottimo scorrimento su tutti i tipi di superfici garantendo anche una buona durabilità. Nella base trovano inoltre posto l’interruttore di accensione e spegnimento della modalità wireless ed un tasto dedicato al ciclo dei profili CPI impostati tramite software. Per qualche strano motivo la funzione di tale bottone non è personalizzabile.
Anche la serie X2H eredita gli stessi miglioramenti alla struttura della scocca implementati su X2V2, ulteriormente perfezionati nelle varianti più recenti e realizzate dopo quelle di esordio nelle colorazioni in bianco e nero. Nell’edizione “Acid Rewind” Mini e nella “Founder’s Edition” Mini abbiamo trovato una nuovo componente supplementare (cerchiato in rosso nella prima foto) aggiunto per massimizzare la solidità di installazione della PCB secondaria, che oltre ad implementare tasti laterali e LED di stato, garantisce robustezza al mouse e previene le flessioni della scocca sui fianchi. Come aveva già annunciato, Pulsar ha anche scelto un nuovo materiale per i cuscinetti interni di attenuazione del ritorno dei tasti tasti principali sulla scocca superiore (cerchiato in rosso nella seconda foto), i quali in alcuni esemplari dei primi batch produttivi causavano un pre-travel anomalo. Aggiunto inoltre anche un piccolo cuscinetto di attenuazione per il sistema di click indiretto della rotella (cerchiato in arancione nella seconda foto).
La board e tutti i componenti interni sono i medesimi in uso in tutte le edizioni di X2H e di X2V2, che ricordiamo implementare tra le altre componenti anche il nuovo encoder rotativo “Pulsar Blue”, la circuiteria necessaria all’implementazione degli switch ottici Raesha per i tasti principali ed una MCU Nordic 52833 grazie alla quale il mouse può sfruttare un Polling Rate fino a 4000Hz con il dongle dedicato. Il sensore ottico è ancora una volta il PixArt PAW-3395, capace di una risoluzione massima di 26.000 CPI con un’accuratezza del 99.6% e compatibile con la tecnologia Motion Sync per offrire prestazioni di livello eSports.
Anche X2H implementa lo stesso sistema di click indiretto del tasto della rotella adottato su X2V2. La rotella a quattro razze è unita ad un braccetto di supporto mobile mediante un cuscinetto a sfera che ne garantisce una perfetta rotazione. Sul braccetto è poi ricavata una struttura per la pressione del perno del microswitch del click della rotella. Il sistema nel complesso garantisce precisione ed elimina completamente ogni genere di oscillazione orizzontale della rotella. La rotazione è registrata mediante l’encoder rotativo “Pulsar Blue Encoder”: realizzato in collaborazione con F-Switch, offre una durezza media ed una tattilità degli scatti medio-bassa, mentre la longevità è garantita dalla struttura antipolvere di colore blu che ne protegge le componenti interne.