Il software di Endorfy è realizzato molto bene, con una grafica curata ed una suddivisione delle impostazioni chiara ed immediata. Le modifiche vengono apportate in tempo reale sulla memoria del dispositivo, rendendo quindi l’uso del software necessario solo per la configurazione delle impostazioni e non per la loro effettiva funzionalità sul mouse. Il software occupa 7,32MB sul disco e soltanto 23,3MB di memoria RAM quando in uso.
Come spesso accade, l’interfaccia è suddivisa in diverse schede: tramite la prima si potrà scegliere uno dei quattro profili predefiniti sui quali effettuare le modifiche e successivamente intervenire sull’assegnazione di una funzionalità ai tasti (compreso quello sul dorso del mouse originariamente dedicato al Ciclo DPI) ed alla configurazione del Debounce Time dei tasti principali con valori compresi fra 0 e 30 millisecondi. Disponibili anche le opzioni per ripristinare le impostazioni di fabbrica ed esportare ed importare i profili mediante file generati dalla stessa App con estensione “.jma”. Nell’angolo in alto a destra troviamo infine l’indicatore della carica residua della batteria ed un ulteriore tasto che permette di visionare la versione del software, nel nostro caso la 1.0, attualmente unica revisione disponibile.
La seconda scheda è dedicata alla personalizzazione della tracciatura: si ha la possibilità di attivare fino a 6 soglie DPI alle quali poter assegnare valori da 50 a 26000 CPI ad intervalli minimi di 50 unità. Ognuna delle soglie è identificabile tramite l’assegnazione di un colore che si ripercuoterà sul LED della rotella, per il quale è previsto anche lo spegnimento completo o due diversi effetti di luce, fisso o “effetto respiro”, nonché la regolazione della luminosità. Nella stessa scheda sono presenti le impostazioni del Polling Rate (125Hz, 250Hz, 500Hz e 1000Hz) e della Lift-Off Distance (LOD) con valori di 1mm e 2mm. Troviamo infine la possibilità di attivare il Ripple Control e l’Angle Snapping, impostazioni normalmente non utili al gaming, insieme alle principali impostazioni che regolano il comportamento del mouse sul sistema operativo.
La terza scheda è dedicata alla gestione delle macro. La creazione avviene tramite registrazione diretta delle azioni da eseguire o con singolo inserimento. Nel primo caso sarà possibile registrare anche il naturale ritardo generato tra i singoli eventi, altrimenti bisognerà inserirlo manualmente. Disponibili anche le opzioni per determinare se attivare la macro alla pressione (default), al mantenimento della pressione o al rilascio del tasto al quale viene assegnata e quante volte ripetere l’intero set di eventi registrati. Le macro possono essere esportate ed importate mediante file con estensione “.jmm” generati tramite il software stesso e vengono conservate nel computer locale; saranno trasferite sul mouse soltanto quando assegnate ad un tasto. Non è quindi necessario che il software sia in esecuzione per utilizzarle.
L’ultima scheda è invece riservata alla gestione dell’illuminazione del logo sul dorso e del semicerchio posteriore. Gli effetti predefiniti non sono moltissimi ma consentono comunque una buona personalizzazione. Gli effetti dinamici permettono di variare anche la velocità di esecuzione del gioco di luce, mentre la luminosità potrà essere modificata anche per l’effetto di colore fisso (“Steady”). L’illuminazione può essere spenta quando il mouse è in movimento ed è anche possibile scegliere quello che viene definito “Dormancy time”, ovvero dopo quanto tempo di inattività del mouse (minimo 10 secondi) si spegnerà l’illuminazione. È possibile impostare fino a 40 minuti, ma il mouse spegnerà l’illuminazione comunque dopo 3 minuti di inattività entrando automaticamente in “Light Sleep Mode”.